Legge 104: per assistere i famigliari

La legge 104 è stata messa a punto con l’obiettivo di permettere di assentarsi dal lavoro per assistere un familiare malato o con disabilità. Consente di usufruire di 3 giorni di permesso retribuito al mese, frazionabili anche in ore.
Lo stesso quantitativo di ore e/o giorni è previsto anche per il lavoratore disabile, che può assentarsi dal lavoro o godere di riposi orari giornalieri di 1/2 ore, in base al tipo di contrattazione col suo datore.

In particolare la legge 104 include :

  • disabili con contratto di lavoro dipendente;
  • genitori biologici, adottivi o affidatari di figli disabili;
  • coniugi lavoratori dipendenti di soggetti affetti da disabilità grave;
  • lavoratori dipendenti parenti di individui disabili (entro il secondo grado di parentela);
  • parenti o affini entro il terzo grado di parentela, lavoratori dipendenti;
  • conviventi di fatto e coppie unite civilmente, che rispettino le caratteristiche di cui sopra.

Il lavoratore che assiste un familiare ha diritto ai 3 giorni mensili retribuiti dall’INPS, previo anticipo da parte del datore di lavoro. Questi permessi devono essere fruiti nel corso del mese e non sono cumulabili.
Inoltre è permesso il prolungamento del congedo parentale con diritto al 30% della retribuzione, per un massimo di 3 anni, da godere entro il compimento del 12esimo anno del bambino.

Il datore di lavoro non può rifiutare la richiesta di permesso del lavoratore, ma potrebbe richiedere una programmazione delle assenze per poter organizzare il lavoro.

Per accedere ai benefici è necessario inviare per via telematica un’autocertificazione in grado di accertare la condizione di disabilità del richiedente attraverso la sezione il sito dell’Inps.

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