badanti in regola

Badanti in regola, i diritti da garantire

Una volta individuata la badante che corrisponde alle vostre esigenze, ci sono tutta una serie di diritti che devono essere garantiti all’assistente familiare.

Per aiutarvi ad agire nel completo rispetto delle regole forniamo alcune pillole normative da rispettare, per mettersi al riparo da eventuali recriminazioni.

1) Periodo di prova

La badante ha diritto di norma ad un periodo di prova di 8 giorni, a partire dall’effettivo primo giorno di lavoro la cui decorrenza va comunicata all’INPS almeno 24 ore prima dell’inizio del rapporto. Nel contratto si dovrà fare specificatamente riferimento alla sua durata.

2) Interruzione del rapporto

Durante il periodo di prova il rapporto può essere interrotto in qualsiasi momento anche senza preavviso da ciascuna delle parti. Per farlo il datore di lavoro dovrà inviare la comunicazione di fine attività all’inps. Il periodo di lavoro prestato dovrà tuttavia essere riconosciuto al lavoratore.

3) Assunzione della badante

Se, esaurito il periodo di prova, si decide di assumere la badante sarà sufficiente inviare comunicazione all’INPS circa l’assunzione della stessa inviando i seguenti documenti:

  • codice fiscale del lavoratore
  • suo documento di identità valido (carta di identità o passaporto)
  • in caso di lavoratore extracomunitario, il permesso di soggiorno regolare

(N.B. Chi non lo possiede non può lavorare. È necessario sottoscrivere un contratto individuale, una lettera che non ha bisogno di essere registrata ma deve essere prodotta in duplice copia e scambiata tra le parti)

4) Mansione del contratto

Il CCNL del lavoro domestico identifica le diverse figure professionali che si occupano della gestione della casa con i livelli A,B,C,D mentre attribuisce alle figure che si occupano anche delle persone i livelli con profilo “super” AS,BS,CS,DS.
Solitamente una badante classica è inquadrata nel livello CS.

5) Retribuzione

La paga non può mai essere inferiore ai minimi sindacali riportati in specifiche tabelle realizzate ed aggiornate dal Ministero delLavoro.
Andare al di sotto di questi valori esporrebbe il datore di lavoro al rischio di successive rivendicazioni da parte della badante.

6) Vitto e alloggio

Qualsiasi lavoratore, anche non convivente, che effettui più di 6 ore giornaliere ha diritto all’indennità di vitto. La badante quindi mangia e dorme presso l’abitazione. Il valore del vitto e dell’alloggio dovrà essere aggiunto alla tredicesima mensilità, alle ferie e al tfr.

7) Ferie e permessi

I giorni di ferie a cui ha diritto una badante per ogni anno di servizio svolto, sia essa convivente o ad ore, sono 26. Tale periodo si conteggia escludendo le domeniche e i giorni festivi.
Le ferie devono avere carattere continuativo, essere godute in uno o al massimo due periodi differenti. Le ferie devono essere fruite per almeno 2 settimane nell’anno di maturazione mentre le restanti 2 settimane devono necessariamente essere prese entro i 18 mesi successivi.
Il contratto concede una deroga ai lavoratori stranieri che, su richiesta e con l’accordo del datore, possono cumulare le ferie di un biennio ed utilizzarle tutte insieme, per il cosiddetto “rimpatrio non definitivo”.
Il lavoratore ha anche diritto a permessi retribuiti: per visite mediche documentate, massimo 16 ore annue, per lutto familiare, 15 giorni di congedo matrimoniale, 40 ore per la frequenza di corsi di formazione professionali del settore.

8) Contributi

Il datore di lavoro è tenuto al versamento dei contributi all’INPS 4 volte all’anno. Le ricevute degli stessi vanno poi conservati per la dichiarazione dei redditi in quanto posso essere dedotti per un importo massimo di € 1.549,37 euro.

9) Infortunio sul lavoro

I contributi versati all’INPS comprendono anche l’assicurazione per gli eventuali infortuni capitati al lavoratore durante le sue mansioni. Al datore spetta il compito di contattare l’INAIL per comunicare l’incidente ed attivare le tutele infortunistiche, tale comunicazione va fatta entro le 48 ore dalla presentazione del certificato da parte del lavoratore.
Il datore di lavoro dovrà corrispondere la retribuzione per i primi tre giorni, mentre per le giornate successive le prestazioni vengono erogate dall’INAIL.

10) Contenzioso

Se si incorresse in un contenzioso possono presentarsi due strade:

  • Conciliazione in sede sindacale
  • Processo davanti al giudice del tribunale del lavoro.

Ricordiamo però che una corretta gestione del rapporto esclude il rischio di contenzioso.

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