Nessuno sconto per chi truffa gli anziani

Nel mese di settembre è stato approvato dalla Camera un nuovo articolo del codice penale, il 643 bis. L’articolo prevede sanzioni più severe per chi viene colto in flagranza di reato nei confronti di soggetti deboli o vulnerabili, come gli over 65.

Sono sempre più numerosi i casi di truffa e circonvenzione di anziani. I malviventi riescono ad intrufolarsi in casa e a sottrarre dagli appartamenti soldi, gioielli o altri bene con i pretesti più innocui: un controllo della caldaia, una raccomandata da firmare, o altre scuse che gli  anziani non percepiscono come pericolose.

Il testo del nuovo articolo prevede l’arresto in flagranza di reato e la possibilità di applicare le misure cautelari con pene che vanno da 2 a 6 anni di reclusione e con una multa che va da 400 a 3mila euro per delitti di truffa e circonvenzione di incapaci. La pena subirà ulteriori aggravi qualora la truffa sia commessa via telefono o computer o nel caso in cui chi raggira si avvalga di dati personali acquisiti in maniera fraudolenta.

Oltre all’inasprimento delle pene per la priva volta la nostra costituzione introduce una tutela specifica per le persone rimaste vittime di truffatori senza scrupoli punendo chiunque, con mezzi fraudolenti, induca una persona particolarmente vulnerabile per l’età avanzata a dare (o promettere indebitamente con altri) denaro o altri beni.

Si attende ora l’approvazione in via definitiva del provvedimento da parte del Senato. Così si sono espressi i sostenitori della nuova normativa “Non si tratta in questo caso di pura giustizia, ma di un dovere morale nei confronti di chiunque si trovi in condizioni di fragilità che non solo viene “ferito” economicamente ma che subisce un profondo danno psicologico e sociale”.

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